ANALISI DI FIRME

ANALISI delle firme/sigle; PERIZIA SU FIRME.

La firma è un atto cosciente che si esprime quando dobbiamo approvare, accettare, manifestare una volontà.

E’ l’impronta personale, identificabile e inconfutabile, che rappresenta la persona firmataria in un particolare evento, in atti legali o notarili, in impegni  produttivi di  effetti in rapporti economici, familiari e sociali.

Per questi motivi la  firma è oggetto di frequenti falsificazioni, o imitazioni, nel tentativo di conseguire  fini illeciti a danno della persona la cui firma è stata falsificata

I falsificatori vanno distinti in categorie di cui le più comuni sono le seguenti:

– gli ingenui che scarabocchiano alcuni segni, alla meglio, nella presunzione che qualche somiglianza di forme possa ingannare il prossimo (tipicamente  gli studenti che  falsificano la firma dei genitori per una nota o un brutto voto…); in fondo sono più dannosi  a sé stessi che agli altri;

– gli astuti che impiegano ogni possibile mezzo per ottenere risultati vicini alla perfezione e che possono creare serie perplessità per gli esperti grafologi forensi;

– gli informatici e/o i chimici, che riescono ad alterare con ogni mezzo immagini, inchiostri, caratteri di stampa, supporti cartacei, etc… (falsificazione di documenti di identità, assegni…)

Come si riconosce una persona dal suo aspetto esteriore, dalla fisionomia, chi si accinge a imitare la scrittura di un altro, tende a riprodurre le forme, cioè le “figure”, quelle caratteristiche particolari che sembra la facciano distinguere da altre. Quale che sia la tecnica impiegata, è questo il fine che si propone il falsificatore.

La maggiore o minore perfezione del risultato dipende dalla conoscenza che l’operatore ha del fenomeno “scrittura”, delle capacità soprattutto a livello nervoso e cerebrale a riprodurre più o meno fedelmente anche le più piccole e, apparentemente, insignificanti caratteristiche.

In fase di perizia grafologica si evidenziano le tracce di falsificazione utilizzando strumenti quali la visione a infrarosso per evidenziare modifiche del mezzo scrivente.

Tecniche di falsificazione di firma.

Le tecniche più comuni della falsificazione di firme e di sigle sono:

  • copia per lucido
  • copia per ricalco
  • imitazione lenta
  • imitazione libera (rapida)
  • imitazioni o copia con sistemi foto-lito-tipografici.

Nella falsificazione per copia con lucido o per ricalco si cerca di riprodurre un “disegno” della firma nel quale mancano tutti gli elementi istintivi, spontanei e automatici che caratterizzano il tratto grafico in qualsiasi scrittura genuina. La linea grafica risulterà appiattita, generalmente inchiostrata, con limitate variazioni che differenziano i percorsi della penna in funzione delle fasi di estensione-flessione e adduzione-abduzione.

Nella falsificazione lenta l’esecuzione è caratterizzata da inevitabili “soste” per controllare, sul modello, la perfetta aderenza al modello stesso. Il falsificatore non si rende conto che pur non staccando la penna dal foglio, si arresta e la sosta comporta un microscopico segno di maggiore inchiostrazione, dovuto alle impercettibili e involontarie oscillazioni dell’arto, dovute a cause fisiologiche (circolazione, respirazione, tensioni nervose e muscolari). La ripresa del movimento, per completare il tratto precedentemente interrotto, esalta maggiormente la presenza dei punti di sosta.

Nella falsificazione libera si incontrano numerose insidie in quanto è utilizzata da falsari professionisti. La mentalità criminale del falsificatore presuppone in costui un attento studio preliminare della firma o delle firme autografe in suo possesso. Tale studio gli è necessario per acquisire la massima elasticità di adattamento, per trarre in inganno la maggior parte degli osservatori comuni, quelle finezze del tracciato che possono essere valutate solo dall’esperto. In questo caso non è sufficiente “avvicinarsi” alla “forma” dei simboli della scrittura, ma è necessario approfondire i particolari, penetrare nel grafismo della persona di cui si deve riprodurre la firma. Il falsificatore analizzerà il calibro, l’inclinazione, i piccoli accessori (puntini sulle  “i”, tagli “t”, ricci, svolazzi). Difficilmente tuttavia riuscirà a rispettare le connessioni interletterali e la loro traiettoria, l’allineamento, i filetti di inizio, i punti d’attacco e la forma degli occhielli.

I falsificatori professionisti sono consapevoli che l’impossibilità di riproduzione perfetta deriva dalla differente natura e dal diverso dosaggio di forze e di impulsi non controllati che presiedono alla realizzazione dei diversi segni. Perché ciò sia possibile si dovrebbe ammettere l’esistenza o la formazione di due diverse individualità con uguale conformazione non solo neuro-fisiologica ma anche psichica.

Il grafologo forense nello stendere una perizia su firma dovrà quindi valutare le manifestazioni grafodinamiche alla luce delle leggi che regolano la scrittura.

 

 

dott.ssa Roberta Cresto Gambarova, Perito Grafologo ai sensi della legge n°4/2013, Consulente Tecnico d’Ufficio C.T.U. n. 11691 e Perito Penale n. 778 presso il Tribunale di Milano.